Chiedo scusa

Ieri sera ascoltando il discorso di Biden e vedendo le scene dell’Afghanistan ho capito che non ci sarà mai pace tra gli uomini, perché ciò che da sempre conta è il denaro e il potere economico. Biden più volte ha ripetuto ” non abbiamo.piu interessi in Afganistan”. Ecco perché se ne sono andati. Perché gli americani volevano i loro soldati a casa ( anche loro trattati come carne da macello) e perché ora è la Cina che fa paura.

Ma come si fa a parlare così mentre donne, bambini e uomini muoiono, scappano e tornano nelle mani dei Talebani?

Si parla di una guerra simile a quella del Vietnam. E lo è. Guerre che non portano a nulla. In 20 anni dovevamo anche noi italiani creare una nuova cultura, perché diventasse uno stato libero , creare dottori che curassero i propri concittadini, dovevamo insegnare ai giovani, ai bambini che esiste un altro modo di vedere le cose, anche ai bambini Talebani. Non si impone una democrazia, si insegna, si cerca di portare cultura e di integrare. Forse sbaglio, forse era impossibile, ma abbandonare senza preavviso un popolo è una condanna alla morte.

Noi che siamo dalla parte fortunata del mondo ci hanno anestetizzato con la cultura del consumo, del finto benessere e delle lotte tra noi. ” Dividi et impera” era il motto dei romani. E ancora è così che ci comandano.

Noi intenti a litigare per il green pass, per fare o non fare il vaccino , per un concorso, per una parola detta male. E questo non porta alla dittatura? Pensateci. Quando il popolo non è unito , quando le informazioni non vengono più da fonti credibili ma da ogni parte è una finta libertà , che ci vede immersi i discussioni inutili e sterili perdendo di vista ciò che veramente è importante.

Noi che facciamo la dieta perché mangiamo troppo, che non abbiamo soldi ma andiamo in vacanza all’estero, che andiamo in palestra perché ormai non ci muoviamo piu, che ci lamentiamo di non poter andare al ristorante senza la vaccinazione, ci siamo mai chiesti cosa si prova ad avere veramente fame? Ad avere paura di morire, di essere stuprata ogni minuto della tua vita? A vivere senza i diritti essenziali? A morire per strada?

Nessuno è insorto quando la Germania ha detto no alla liberazione del brevetto del vaccino per il covid 19. Perché? Perché non si è detto basta agli interessi economici e si è pensato a salvare migliaia di persone che non hanno nemmeno un ospedale o medicine per curarsi?

Anestetizzati da questa falsa libertà restiamo indifferenti a tutto ciò che non ci riguarda.

Non è un uomo da solo che può cambiare il mondo, ma smettere di restare indifferenti alle cose, ritrovare valori che renderebbero la nostra vita piena, insegnare ai nostri figli un modo diverso di vivere e di sentire.

E mentre noi viviamo la nostra tranquilla esistenza altre donne scompariranno nel nulla chiuse in case che diventano prigioni, schiave di una cultura estremista. E ci saranno bambini che vedranno sparire il volto delle loro madri e la loro voce e soprattutto vedranno sparire la speranza di un futuro libero.

Mi chiedo se davvero siamo così illuminati o se siamo uguali ai romani, ai Talebani o ai nostri avi ma solo in formato 2.0. Chiedo scusa a tutti quei popoli che stiamo sfruttando e abbandonando. Chiedo scusa per tutte le volte che non sono scesa in piazza per lottare, per aver abbandonato quella voglia di cambiare il mondo, di fare qualcosa per renderlo migliore. Chiedo scusa per tutte le volte che mi sono dimenticata di quell’altra parte del mondo.

Francesca Pala, nata il 1 novembre 1971, vive a Modena. Appassionata fin da piccola di scrittura, oggi scrive brevi racconti e poesie sul suo profilo Facebook e sulla sua pagina persatralestorie.it. A seguito della diagnosi di sclerosi multipla nel settembre 2017 e dopo aver lottato contro il tumore al seno nel 2019, ha deciso di scrivere per il pubblico.
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