Panda giganti

Siamo strani noi umani, non parliamo mai delle cose belle, ma quando la morte ce le ricorda diventa un tripudio di foto e di parole di cordoglio. Ma dove eravamo quando nel silenzio qualcuno di noi, lottava, rischiava la vita o cercava di portare avanti un pensiero? Nello stesso posto dove siamo adesso: nella nostra comoda casa, a fare ciò che sempre abbiamo fatto.

Michela Murgia chiama chi lotta in prima linea Panda Giganti. Questi panda tra cui Gino Strada e la sua famiglia , sono in via di estinzione perché questo nostro modo di vivere consumando e non aggiustando, ci porta a gettare cose, valori e persone.

Non tutti possono andare in Afganistan, ma non c’è bisogno si essere là per aiutare. L’altro giorno a Montecatone ho trovato un altro panda gigante : un’ infermiera che mi ha accolto e sostenuto nell’ora e mezzo che ho dovuto passare immobile dentro una risonanza. Panda giganti sono tutti quelli che aiutano l’altro , qualcuno come i medici di emergency lo fanno in grande , altri nel loro piccolo, con l’umiltà del silenzio. La morte di Gino Strada ha portato alla luce ancora di più ciò che faceva. È il suo ultimo estremo modo per dirci di smettere di guardarci come nemici ma di vederci come fratelli, diversi ma non per questo meno importanti. Basta fare la guerra alle idee che ci spaventano, alle persone che ci amano , alla libertà vera di parola e ai valori. Gli uomini più ricchi non sono quelli che hanno accumulato soldi, ma che vivono la loro vita secondo valori veri, seguendo ideali. Ho incontrato tanti piccoli panda giganti come Francesco Trento , Alessandra Lugaresi , Filippo Crescentini , Gabriella Pisacane e tante maestre che hanno saputo essere panda aiutando a crescere con valori i nostri figli come Agnese Borsari , Enrica Gasparini , Alessandra Chianese, Matteo Angelillis, Margherita Barbieri e molte altre persone che ho incontrato sulla mia strada. A volte mi rattristo a vedere tutta questa cattiveria, crudeltà, queste guerre lontane e vicine. A volte penso che gli ideali, i valori siano stati dimenticati, ma forse questo è dovuto al fatto che parliamo solo di cose negative e lasciamo nel silenzio quelle positive. Dovrebbe esserci il telegiornale delle cose belle, che stimolino le parole gentili e le buone azioni.

Diventiamo tutti un po’ panda anche nel piccolo della nostra vita e raccontiamo come maghe ( vero Marina Pierri ) storie di valori, di verità e di pace. I conflitti lasciamoli ai nostri personaggi dei libri e per noi teniamo parole gentili e rispetto.

Francesca Pala, nata il 1 novembre 1971, vive a Modena. Appassionata fin da piccola di scrittura, oggi scrive brevi racconti e poesie sul suo profilo Facebook e sulla sua pagina persatralestorie.it. A seguito della diagnosi di sclerosi multipla nel settembre 2017 e dopo aver lottato contro il tumore al seno nel 2019, ha deciso di scrivere per il pubblico.
Articolo creato 33

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Inizia a scrivere il termine ricerca qua sopra e premi invio per iniziare la ricerca. Premi ESC per annullare.

Torna in alto