Una poesia tra le mani

Mentre uscivo dal lavoro davanti a me c’erano un uomo e una donna di mezza età. Subito il mio sguardo è stato catturato dalle danza che stavano facendo le loro mani . La mano di lei si staccava da quella dell’uomo per prendere un sacchetto dalla borsa per darla all’uomo, che afferrata , l’ha subito messa nell’altra mano . la mano di lei aspettava vicino all’uomo il riotno della sua mano.

Appena finita l’operazione sacchetto le due mani si ricongiungono e continua la loro danza: si staccano e si riprendono , si aspettano e si stringono. In quella danza c’è la loro storia fatta di rispetto, attesa e fiducia.

intanto l’uomo e la donna parlano e stanno cosi vicini da chiedersi se davvero non fossero una persona sola.

Camminano uno affianco all’altra. Nessuno dei due guida , Nessuno dei due è avanti e nessuno è indietro.

Forse quelle stesse mani sono state afferrate da piccole da chi li doveva guidare e a loro volta sono state guida per i loro figli. Sono state le mani che da adolescenti hanno rifiutato quelle dei propri genitori e sono state le stesse che i loro figli adolescenti hanno rifiutato per camminare da soli nel mondo. Ora erano solo le mani di un uomo e di una donna che , nonostante gli anni passati insieme, ancora si cercano, si aspettano e si vogliono.

Li ho visti allontanarsi tra la folla con la poesia tra le mani .

Francesca Pala, nata il 1 novembre 1971, vive a Modena. Appassionata fin da piccola di scrittura, oggi scrive brevi racconti e poesie sul suo profilo Facebook e sulla sua pagina persatralestorie.it. A seguito della diagnosi di sclerosi multipla nel settembre 2017 e dopo aver lottato contro il tumore al seno nel 2019, ha deciso di scrivere per il pubblico.
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